Fra i tanti primati di Torino cè quello di essere la prima Guida Verde di città aggiornata e rinnovata al tempo del lockdown. Una metropoli in grande spolvero e fermento (economico, sociale, culturale, turistico, calcistico ) che allimprovviso si è ritrovata vuota, immobile, i grandi spazi dilatati allombra delle mansuete colline. Alcuni hanno detto: bellissima. Torino è città che allena alla profondità di sguardo, osserva lo scrittore torinese Enrico Remmert che in questa guida ci accompagna a piedi lungo i portici indugiando nelle piazzette nascoste e fra le bancarelle dei mercati, raccontando il melting pot dei quartieri, lamore per la cultura al Salone del libro ma soprattutto dentro le librerie storiche, i fantasmi della reggia di Venaria. Sempre dosando con ironia meraviglia e contraddizioni: Torino regale e operaia, Torino ordinata ed enigmatica, Torino medievale e liberty, Torino musona ma fino al 2020 con la più alta percentuale in Europa di locali, bar e ristoranti per abitante. Torino città-laboratorio che ha inventato tutto in Italia la moda, la televisione, il cinema, la pubblicità... ma poi se lè fatto sfilare di mano. Insomma una Guida Verde sui generis che alla consueta, ricchissima proposta turistica di luoghi mainstream e alternativi affianca pillole narrative, stimoli, provocazioni. Da leggere, anche senza partire.